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Un fiore bianco come simbolo del pavimento pelvico

La nevralgia del nervo pudendo

La nevralgia del nervo pudendo è una sindrome caratterizzata da dolore pelvico, che può includere dolore o disagio nelle aree dell'intestino e della vescica, disfunzioni sessuali, forti sensazioni di bruciore e dolore simile a una puntura di spillo. Questo dolore tende a peggiorare quando si è seduti e a migliorare quando si è in piedi.

Quali sono i sintomi della nevralgia del nervo pudendo

I sintomi della nevralgia del pudendo includono:

  • Dolore forte e acuto in zona perineale, più intenso durante il giorno, specialmente quando si indossano indumenti aderenti o si è seduti.
  • Sensazione di bruciore nella zona interessata.
  • Insensibilità dell’area perineale.
  • Disturbi del pavimento pelvico, come:
    Pollachiuria: necessità di urinare più frequentemente durante il giorno.
    Disuria: difficoltà e dolore durante la minzione.
    Aumento del dolore dopo la defecazione.
    Dolore durante i rapporti sessuali, che può manifestarsi come dispareunia (dolore durante la penetrazione), vulvodinia (dolore vulvare), dolore dopo il coito, disfunzione erettile negli uomini.
    Dolore muscolare alle natiche.
    Sciatalgia: dolore lungo il percorso del nervo sciatico.
  • Tenesmo: sensazione di avere un corpo estraneo a livello del retto.
  • Simpatalgia: sensazione di avere un corpo estraneo a livello della vagina.

Questi sintomi possono variare in intensità e frequenza, e spesso peggiorano con attività che esercitano pressione sulla zona perineale, come stare seduti per lunghi periodi.

Cosa è il nervo pudendo

Il nervo pudendo è un nervo misto che possiede sia funzioni sensoriali che motorie, composto dai nervi spinali S2, S3 e S4. Questi nervi originano dal plesso sacrale e innervano le aree dell'ano, dello sfintere uretrale, del pavimento pelvico e del perineo, regolando anche la sensibilità dei genitali.

Il nervo pudendo ha un percorso tortuoso con numerosi variabili individuali, ma nella traettoria più comune esso scende caudalmente e posteriormente tra il margine inferiore del muscolo piriforme, passando dietro il muscolo coccigeo, e lascia la pelvi attraverso il forame sciatico maggiore. Una volta fuori dalla pelvi, esso viaggia tra il legamento sacrospinoso e il legamento sacrotuberoso, accompagnato dai vasi pudendi. Rientra nella pelvi attraverso il forame sciatico minore per proseguire nel canale di Alcock. Nella donna, la porzione distale del nervo pudendo si divide in tre rami terminali: il nervo dorsale del clitoride, il nervo perineale che dà origine al nervo delle labbra posteriori e il nervo rettale inferiore che dà origine al plesso rettale.

Il primo ramo, il più anteriore, innerva i genitali agendo come ramo sensitivo al clitoride; il ramo intermedio scende nella sacca perineale con fibre sensoriali al triangolo urogenitale e alla porzione posteriore delle grandi labbra, e con fibre motorie che innervano la sacca perineale; il ramo rettale è responsabile dell'innervazione motoria dei muscoli elevatori ani e dello sfintere anale esterno

Come si esegue la diagnosi

La diagnosi di nevralgia del pudendo si basa sulla valutazione dei sintomi riferiti dal paziente e su una serie di esami diagnostici. Tra questi, la Risonanza Magnetica è particolarmente utile per escludere altre possibili cause di dolore pelvico.

Quali sono i trattamenti

Attualmente, i trattamenti clinici per la nevralgia del pudendo comprendono diverse opzioni, tra cui:

  • Terapia farmacologica. Uso di analgesici, antinfiammatori, anticonvulsivanti e antidepressivi per gestire il dolore.
  • Blocco del nervo pudendo. Iniezione di anestetici locali e/o corticosteroidi intorno al nervo pudendo per alleviare il dolore.
  • Decompressione del nervo pudendo. Intervento chirurgico per rimuovere le compressioni sul nervo.
  • Regolazione nervosa mediante generatore di impulsi impiantato. Dispositivo impiantato che invia impulsi elettrici per modulare l'attività nervosa e ridurre il dolore.
  • Ablazione a radiofrequenza. Procedura che utilizza onde radio per riscaldare e disattivare le fibre nervose responsabili del dolore.
  • Stimolazione elettrica del midollo spinale. Dispositivo che invia impulsi elettrici al midollo spinale per interrompere i segnali di dolore trasmessi al cervello.

Questi trattamenti possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione, a seconda della gravità dei sintomi e della risposta del paziente alle terapie.

Terapia per il trattamento del nervo pudendo 

La terapia proposta dallo studio di fisioterapia ASC di Milano per il trattamento della nevralgia del nervo pudendo è la radiofrequenza, per la relativa semplicità con cui viene somministrata questo tipo di cura, per la quasi assenza di effetti collaterali, per la minima invasività del trattamento, e non ultimo per la sua economicità in termini di tempo e risorse.Infatti, come si evince anche dalla letteratura più recente, questo tipo di terapia viene sempre più utilizzata. 

Esistono due principali schemi di radiofrequenza impiegati nella pratica clinica: la radiofrequenza continua (CRF) e la radiofrequenza pulsata (PRF).

Radiofrequenza Continua (CRF)
Nel metodo tradizionale della CRF, il calore generato da un elettrodo viene focalizzato sul nervo bersaglio, producendo una corrente magnetica che provoca un blocco nervoso diretto. La CRF è ampiamente utilizzata per trattare varie condizioni dolorose, come:

  • Osteoartrite dell'articolazione zigomatica
  • Nevralgia del trigemino
  • Nevralgia occipitale

Tuttavia, come indicato da Karaman et al., la CRF può alleviare il dolore perineale,  ma può anche causare disfunzioni intestinali, vescicali e sessuali a causa delle elevate temperature richieste per il trattamento.

Radiofrequenza Pulsata (PRF)
Grazie al vantaggio di non danneggiare irreversibilmente i tessuti mantenendo la temperatura al di sotto dei 45°C-50°C, la PRF è utilizzata come alternativa alla CRF tradizionale. Rhame et al. hanno riportato casi in cui pazienti di sesso femminile, che soffrivano di un dolore acuto e bruciante da 1,5 anni, le quali hanno ottenuto sollievo dopo il trattamento con PRF (2 Hz, 42°C e 120 secondi). Altri autori hanno sottolineato l'effetto clinico positivo della PRF su pazienti con dolore pelvico cronico.

Conclusione

Entrambe le tecniche di radiofrequenza, CRF e PRF, offrono opzioni di trattamento efficaci per il dolore pelvico cronico associato alla nevralgia del pudendo, con PRF che emerge come una tecnica preferibile grazie al suo minore rischio di danno tissutale irreversibile.


Per maggiori informazioni leggi l'articolo Cos'è e come funziona il pavimento pelvico e la sua riabilitazione


Lo studio di fisioterapia nel centro di Milano ASC Physiotherapy offre un'accurato servizio di Riabilitazione del pavimento pelvico, che comprende un protocollo completo di esercizi di Kegel, personalizzati a seconda delle specifiche esigenze e caratteristiche del singolo paziente.