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Apparecchio per onde d'urto posizionato su una spalla di donna

Tendinopatia spalla e onde d’urto

Cos’è la tendinopatia della cuffia dei rotatori

La tendinopatia della cuffia dei rotatori è una patologia comune della spalla e una delle cause principali del dolore e della compromissione funzionale della spalla. L'incidenza di questa patlogia nei soggetti di età pari o superiore ai 60 anni è di circa il 20-50% e si manifesta principalmente con dolore, limitazioni nelle attività quotidiane e riduzione della funzionalità dell'articolazione della spalla.

L'eziologia della tendinopatia della cuffia dei rotatori è multifattoriale e la sua patogenesi non è del tutto chiara. Fattori causali possono essere l'uso eccessivo del braccio, soprattutto con movimenti che comportino l’uso della mano al di sopra della spalla, gli shock meccanici e l'ereditarietà familiare; studi sulla suscettibilità familiare infatti hanno dimostrato che anche la genetica gioca un ruolo nella patogenesi della malattia della cuffia dei rotatori.

Lesioni e degenerazione sono due meccanismi comuni della tendinopatia della cuffia dei rotatori. La maggior parte del dolore cronico alla spalla è causato da un impingement ripetuto della cuffia dei rotatori a livello dell'acromion, le cui prime manifestazioni sono l'edema locale nel contesto dei tendini.

Se i fattori di influenza persistono a lungo, alla fine si arriva alla lacerazione della cuffia dei rotatori. Pertanto, un trattamento efficace della tendinopatia della cuffia dei rotatori è fondamentale per ripristinare la funzionalità della spalla, alleviare il dolore e migliorare la qualità di vita del paziente.  

Trattamento per la tendinopatia della cuffia dei rotatori

Il trattamento della RCT si divide principalmente in trattamento chirurgico e trattamento non chirurgico.

Le evidenze disponibili suggeriscono che sia la fisioterapia che l’intervento chirurgico possano migliorare in modo significativo i sintomi nei pazienti con tendinopatia della cuffia dei rotatori di piccolo o moderato spessore.

Negli ultimi anni, il trattamento non chirurgico ha fatto grandi progressi, offrendo diverse opzioni terapeutiche. Tra queste, rientrano la terapia fisica, le infiltrazioni subacromiali, l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Tuttavia, nessuno di questi approcci risulta al tempo stesso semplice, completamente efficace e non invasivo.

Un trattamento che ha guadagnato crescente attenzione è la terapia con onde d'urto extracorporee (ESWT), ormai ampiamente utilizzata per le patologie muscolo-scheletriche dei tendini. I suoi effetti biologici comprendono la rigenerazione dei tessuti, la guarigione delle ferite, la stimolazione della formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi), il rimodellamento osseo e l'azione antinfiammatoria. 

Il meccanismo alla base della ESWT è simile al processo della meccanotrasduzione: l’energia meccanica delle onde d’urto induce cambiamenti nel citoscheletro cellulare, innescando risposte a livello del nucleo, come il rilascio di mRNA. Questo processo influisce su diverse strutture intracellulari, tra cui mitocondri, reticolo endoplasmatico ed enzimi, favorendo la riparazione e la guarigione del tessuto tendineo.

Il ruolo della terapia con onde d’urto extracorporee (ESWT)  

Negli ultimi anni, la terapia con onde d’urto extracorporee (ESWT) è stata sempre più utilizzata per il trattamento della tendinopatia della cuffia dei rotatori grazie anche alla sua natura non invasiva. Il meccanismo d’azione si basa sulla trasmissione di onde acustiche all’area interessata, con effetti che includono:  

  • Stimolazione della vasodilatazione e promozione della rigenerazione tendinea e dei tessuti molli. 
  • Inibizione della trasmissione del dolore attraverso l’azione sui recettori e il miglioramento della circolazione locale. 
  • Riduzione dell'infiammazione e conseguente sollievo dal dolore, migliorando la funzionalità della spalla e l’ampiezza di movimento (ROM).  

Risultati di meta-analisi sull’efficacia e sicurezza della terapia ad onde d’urto

L’effetto benefico della ESWT sulla riduzione del dolore è stato osservato e confermato in tutti gli studi che hanno indagato l’effetto di questa terapia, seppur con alcune differenze. Le analisi dei gruppi di pazienti esaminati hanno confermato l’efficacia della ESWT nel ridurre il dolore e migliorare la funzionalità, indipendentemente dall’intensità dell’energia somministrata.

Le incongruenze tra gli studi possono essere dovute a:

  • Differenze nei protocolli di applicazione (frequenza, pressione, intervallo di trattamento).
  • Variazioni nell’intensità delle onde d’urto.
  • Difficoltà nel mantenere il cieco nei trial clinici. 

Effetti collaterali e sicurezza  

Gli effetti collaterali della ESWT sono generalmente lievi e dose-dipendenti. Tra i più comuni si riscontrano aumenti temporanei del dolore, gonfiore, arrossamenti cutanei o piccoli ematomi, ma non sono stati segnalati eventi avversi gravi.  

Miglioramento dell’ampiezza di movimento (ROM)  

Le onde d’urto hanno anche dimostrato di migliorare l’ampiezza di movimento della spalla, rilassando i tessuti adesi e alleviando gli spasmi muscolari. La meta-analisi ha evidenziato un miglioramento significativo della rotazione esterna rispetto alla condizione pre-trattamento, mentre l’incremento del ROM in abduzione non ha raggiunto la significatività statistica. 
Questo specifico effetto potrebbe essere dovuto a:  

  • La riduzione del dolore, che permette una migliore funzionalità e quindi un maggiore recupero della mobilità. 
  • L’effetto delle onde d’urto sulla rigenerazione dei tessuti e sulla vascolarizzazione, che accelera il processo di riparazione e migliora la stabilità della spalla.  

Conclusioni di tutti gli studi clinici sull’argomento (metanalisi)

Le onde d’urto extracorporee rappresentano una terapia promettente per il trattamento della tendinopatia della cuffia dei rotatori, grazie alla sua efficacia nel ridurre il dolore e migliorare la funzionalità articolare con minimi effetti collaterali. 

Considerazioni per il futuro e formulazioni di protocolli sempre più efficaci

La terapia con onde d'urto extracorporee rappresenta un approccio relativamente nuovo per il trattamento della tendinopatia della cuffia dei rotatori. Tuttavia, molti aspetti della sua applicazione devono ancora essere approfonditi. Ad esempio, è fondamentale stabilire la dose ottimale di terapia d'urto e formulare una prescrizione terapeutica unificata, in modo da definire con chiarezza i parametri ideali per la sua efficacia.

Ulteriori ricerche e studi clinici sono necessari per confermare sia l’efficacia che la sicurezza, aiutando a delinearne punti di forza e limiti in specifici contesti. È importante ricordare che il trattamento della tendinopatia della cuffia dei rotatori deve essere individualizzato: i piani terapeutici devono essere formulati tenendo conto delle condizioni specifiche di ciascun paziente, inclusi la gravità dei sintomi, le condizioni fisiche e altri fattori clinici. 

La ricerca futura si concentrerà probabilmente sempre più su metodi personalizzati, che permettano ai clinici di scegliere il trattamento più adeguato in base alle linee guida aggiornate e agli ultimi risultati scientifici.

Inoltre, la terapia con onde d'urto extracorporee può essere combinata con altre terapie—come la fisioterapia, i farmaci o, in alcuni casi, la chirurgia—per ottenere risultati migliori. Oltre al trattamento attivo, un’attenzione crescente sarà rivolta anche alla prevenzione e alla riabilitazione della tendinopatia. Ad esempio, misure preventive quali esercizi di rafforzamento muscolare, miglioramento della postura e la riduzione degli sforzi eccessivi potrebbero contribuire a diminuire l'incidenza della patologia. Parallelamente, i programmi di riabilitazione saranno ulteriormente ottimizzati per migliorare i risultati a lungo termine e la qualità della vita dei pazienti.